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Sabato 12 settembre Edoardo Bennato in Arena

Un live imperdibile ispirato alla “bellezza del rock” che sarà vera e propria esperienza emozionale, grazie alla creatività inimitabile di un artista che prima di ogni altro rocker italiano è stato capace nel 1980 di riempire lo stadio San Siro di Milano e segnare per sempre la storia della musica dal vivo in Italia. Cornice del suo ritorno in palcoscenico, quella eccezionale di un’Arena proposta nella veste inedita di moderna agorà, con platea libera coperta di sabbia e pubblico disposto intorno all’artista a 360 gradi.l re del rock italiano in un concerto unico e irripetibile nello scenario mozzafiato dell’Arena di Verona: sabato 12 settembre (ore 21.30) Edoardo Bennato torna in grande stile per un evento speciale pensato per il progetto Arena Agorà del Festival della Bellezza, la manifestazione ispirata a Dante, Mozart e Shakespeare, tra le più prestigiose del panorama nazionale, dedicata quest’anno al tema “Eros e Bellezza”.

Con un repertorio che attingerà in maniera particolare all’album leggendario Sono solo canzonette, che ha appena compiuto 40 anni, il Peter Pan del rock tornerà a raccontarci, col suo stile inconfondibile dal piglio irriverente, di un mondo fatto di buoni e cattivi, in cui sbeffeggiare i potenti inneggiando alla forza umana del popolo, e dove affidarsi al sentimento ispiratore dell’amore, riservando al pubblico più di una sorpresa.

Info biglietti: I biglietti sono disponibili sui circuiti Ticketone e Geticket. Festival della Bellezza – i Maestri dello Spirito Con eventi unici o in prima nazionale, riflessioni in format teatrale, concerti e spettacoli connessi tra loro in riferimento al tema dell’edizione, il Festival della Bellezza si conferma tra le più originali e prestigiose manifestazioni nazionali, in scena in contesti storici di grande suggestione sempre esauriti. Per la VII edizione, dedicata al tema “Eros e Bellezza”, è stato ideato il progetto speciale “Arena Agorà”, in cui per la prima volta, dall’11 al 19 settembre, l’anfiteatro romano apparirà nella sua configurazione originale classica per ospitare le riflessioni e gli spettacoli di intellettuali, artisti e filosofi declinati sul tema dell’edizione.

Edoardo Bennato Edoardo Bennato è tra i cantautori italiani più originali e popolari, dallo stile legato a un’influenza rock raramente frequentata dagli altri artisti della canzone d’autore, manifestando una arguta inclinazione all’irriverenza e alla rilettura delle fiabe. È un cortile di Bagnoli, nella periferia di Napoli, il suo primo palcoscenico, quando da giovane è incoraggiato dalla madre a prendere lezioni di musica come i fratelli Eugenio e Giorgio. Alla melodia napoletana, Edoardo preferisce però le nuove sonorità americane, il juke-box eccita la sua fantasia ed Elvis, Paul Anka e Neil Sedaka diventano i suoi idoli. È il 1970 quando vengono pubblicati i suoi primi 45 giri, Marylou e 1941, a cui seguì il terzo dopo alcuni mesi, Good bye Copenaghen, tutti incisi per la Numero Uno. Non farti cadere le braccia è il suo primo album, che arriva nel 1973, con la produzione di Sandro Colombini. Un crescente seguito caratterizza gli anni ’70, in particolare dal secondo disco I buoni e i cattivi (1974), passando per Io che non sono l’imperatore (1975) e La Torre di Babele (1976) fino al grande successo di massa che arriva con la rivisitazione allegorica delle favole di Pinocchio e di Peter Pan in due concept album memorabili, Burattino senza fili (1977) e Sono solo canzonette (1980), quest’ultimo anticipato di pochi mesi da Uffà Uffà.

L’immensa popolarità raggiunta da Edoardo si evidenzia durante una tournée trionfale che, primo fra gli italiani, lo vede approdare allo stadio San Siro di Milano per un memorabile concerto davanti a 70.000 persone e che successivamente lo porta di nuovo in Europa, con gli entusiasmanti concerti all’Hallenstadium di Zurigo e al Prater di Vienna. A partire dagli anni ’80 la sua produzione non smette di ottenere grandi successi, soprattutto con singoli come Ok Italia, W la mamma o l’inno dei mondiali del ’90 Notti magiche cantato insieme a Gianna Nannini. La sua versatilità e creatività stilistica lo portano negli anni successivi a pubblicare alcuni dei suoi dischi più belli, come il sofferto Le ragazze fanno grandi sogni (1995) e Quartetto d’Archi (1996) con alcuni suoi brani riarrangiati. Nel 2000 e 2001 pubblica due raccolte, Sembra ieri e Afferrare una stella, che per diverse settimane restano ai primi posti della classifica dei dischi più venduti. Il 2001 è anche l’anno del film di Leonardo Pieraccioni Il principe e il pirata, di cui Bennato cura la colonna sonora. Con La Fantastica Storia del Pifferaio Magico (2005) realizza la prima opera rock in Italia, con l’aiuto di 18 grandi artisti. Dopo aver curato le musiche di Peter Pan – Il Musical nel 2006, Bennato pubblica nel 2010 il suo nuovo disco Le vie del rock sono infinite, dove ritorna a sonorità tipiche del suo stile da rock cantautorale, seguito nel 2015 da Pronti a salpare. Due anni dopo, esce Burattino senza fili 2017, un’edizione speciale del disco inciso quarant’anni prima, arricchito dall’inedito Mastro Geppetto.

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