Per la terza volta consecutiva, l’Hellas, in vantaggio a Marassi con la Samp, si fa rimontare ed esce con le ossa rotte, confermando la tradizione favorevole, l’Hellas non sbanca Marassi dal 30 dicembre 1972, ai colori di casa contro i gemellati scaligeri. Tudor apporta due sole sostituzione alla formazione che aveva superato l’Empoli. Turno di riposo per Gunter e Veloso. In difesa Casale a destra, Dawidowcz, centrale, e Ceccherini a sinistra. A centrocampo, Faraoni e Lazovic, a tutta fascia, Taméze (foto) e Ilic, centrali. Barak e Caprari, alle spalle di Simeone. Partono subito forte, come d’abitudine, gli scaligeri che, con Casale, conquistano un angolo. Poco dopo Caprari appoggia per Barak che manda alto. Poco dopo la mezzora, l’ex Ferrari, caduto in un contrato con Simeone, esce con un polso malconcio al suo posto Yoshida. Passano pochi minuti, dal suo ingresso, e il giapponese diventa il protagonista, in negativo, per la sua squadra. Dopo un’azione insistita dell’Hellas, il difensore, neo entrato, allontana male. La palla è recuperata da Taméze il cui tiro, batte su uno stinco del giapponese e termina la sua corsa alle spalle di Audero. Al quarantesimo, su punizione di Ilic c’è la girata alta di Ceccherini mentre, all’ultimo minuto della prima frazione di gioco, grandissima parata, con i piedi, di Montipò su Caputo. Dopo tre minuti di recupero l’arbitro fischia la fine del primo tempo. Stesse formazioni al ritorno in campo. Questa volta sono i blucerchiati che partono forte e un tiro, dal limite, di Ekdal è deviato in angolo. Subito dopo Montipò dice di no ad una stoccata di Quagliarella. Al sesto, la Samp pareggia. Un traversone di Lazovic è intercettato dall’ex Verre che riparte in contropiede, quindi effettua un cross che Caputo, di petto, appoggia all’accorrente Candreva il cui tiro batte imparabilmente Montipò. Al decimo, Simeone per Caprari che è anticipato dai difensori. Subito dopo, bell’iniziativa, sulla sinistra, di Lazovic il cui traversone per Taméze è ribattuto. Un minuto dopo Simeone recupera palla, si accentra, e dal limite scarica un fendete che Audero, con un miracolo, devia in angolo. Al ventesimo, Faraoni, oggi capitano, è ammonito per proteste. Un minuto dopo Simeone lascia il campo a Lasagna. Prima della mezzora c’è un bel tiro di Ilic che esce sfiorando il palo alla sinistra del portiere, quindi entra il professor Veloso per Taméze. Poco dopo il trentesimo, punizione dalla tre quarti di Candreva ed Ekdal, a centro area, sfiora la palla ingannando Montipò e portando la Samp in vantaggio. Cinque minuti, dopo, Caprari appoggia a Veloso il cui tiro, di destro, sorvola la traversa. Poco dopo è Lazovic, imbeccato da Caprari, a tirare a lato. Al quarantesimo Tudor riscopre Cancellieri che entra per Casale. Gli ultimi cinque minuti non sono fortunati per Faraoni infatti, all’ottantacinquesimo, un suo tiro è deviato, con una gran parata, da Audero, e, poco dopo, da una sua palla persa, sulla tre quarti, parte l’azione che Murru trasforma in goal con un sinistro che non da scampo a Montipò. I quattro minuti di recupero non servono agli scaligeri per risalire la china e, dopo quarantadue giorni e cinque partite, s’interrompe la striscia positiva dell’Hellas. Non c’è tempo per recriminare infatti, fra tre giorni, martedì trenta alle 20,45, si ritorna in campo, al Bentegodi, contro il Cagliari.