Pesante sconfitta, bugiarda nel punteggio, del ChievoVerona a Marassi con la Samp. Maran, che deve sostituire lo squalificato Hetemay, presenta Cacciatore e Gobbi, sugli esterni, Dainelli e Tomovic, centrali. A centrocampo, insostituibili Castro e Radovanovic, è il giovane Bastien a prendere il posto dello squalificato finnico. In avanti, dal primo minuto, torna Meggiorini in coppia con Inglese, con Birsa, alle spalle. Partenza al fulmicotone dei clivensi che, dopo meno di trenta secondi, con Inglese, servito da Bastien, impegnano Viviano. Risponde la Samp ma, prima Cacciatore, salva su Zapata, poi Sorrentino, neutralizza Quagliarella, anche se il doriano era in fuorigioco. Inizia, intorno al decimo, l’incredibile serie di occasioni mancate dal Chievo. Meggiorini, vivacissimo in questo inizio di gara, dopo aver scambiato con Birsa, fa la barba al secondo palo con Viviano pietrificato, poi il giocatore di Tarmassia, dal fondo, serve Bastien che, dal disco del rigore, mette sopra la traversa, quindi lo stesso belga, dopo uno splendido contropiede, dentro l’area preferisce tirare, mettendo a lato, invece di servire i soli Meggiorini e Birsa. Dopo tutte queste occasioni fallite, per l’infernale legge del calcio, ecco la rete doriana. Avanza Linetty, appoggio a Quagliarella che si gira e tira, il pallone carambola su Dainelli e torna al polacco che fulmina Sorrentino. Si ributta in avanti in Chievo che, prima sfiora il pareggio, con Birsa, colpo di testa appena fuori, poi, lo raggiunge con l’ex Cacciatore. Angolo di Birsa, Cacciatore salta più alto di tutti e batte Viviano. Passano tre minuti e Castro commette fallo, con conseguente ammonizione, su Torreira da circa trenta metri. Batte lo stesso uruguagio che infila il pallone proprio all’incrocio dei pali. Il Chievo crede nel pareggio e lo sfiora con Meggiorini che, dopo due dribbling riusciti in area, da ottima posizione, tira sul portiere. Si gioca a una porta sola e la Samp si salva ripetutamente. Inglese, servito da Meggiorini, costringe Viviano al miracolo per deviare in angolo poi Gobbi, sulla battuta di Birsa, al volo, sbaglia di poco. Subito dopo, al termine di un’azione tambureggiante, lo stesso terzino non inquadra la porta quindi, a pochi minuti dalla fine del tempo, sempre Gobbi pesca, solissimo in area Castro che butta fuori. Si aspetta il fischio del riposo quando Birsa si fa strappare la palla a metà campo, riparte la Samp con Quagliarella che serve, a centro area, Zapata che, da due passi, insacca. Il tempo finisce con il Chievo sotto di due goal ma, già il pareggio, sarebbe stata una beffa per le innumerevoli occasioni create e sbagliate. La ripresa ricomincia com’era finito il primo tempo con il Chievo in avanti, ma il tiro di Inglese, che si era liberato del difensore, è neutralizzato da Viviano. Il gran correre e lo scoramento per le occasioni fallite si fanno sentire e i clivensi abbassano il ritmo mentre i doriani governano con maestria il gioco. Dopo l’ammonizione di Dainelli, a metà tempo, Maran richiama l’esausto Meggiorini, grande impatto con la gara ma scarsa mira, per l’inossidabile Pellissier. Subito dopo Cacciatore protesta ed è ammonito e lo stesso Maran è allontanato. Escono Bastien per Garritano e Radovanovic per Pucciarelli. Con le energie residue il Chievo cerca la rete con una bell’azione Cacciatore, Birsa, Cacciatore il cui traversone trova la testa di Castro e la facile parata di Viviano. Poco prima del quarantesimo, la Samp conquista un angolo sulla cui battuta c’è la respinta della difesa, dal limite, al volo di destro, Torreira trova l’angolino. L’arbitro chiede il conforto del Var per giudicare la posizione di Ferrari. Dopo quasi tre minuti arriva l’ok alla convalida della rete. In pieno recupero Sorrentino con un grande intervento nega il goal a Quagliarella. Sconfitta pesante per il Chievo che però ha giocato un grandissimo primo tempo dove ha creato un numero industriale di occasioni, ma, purtroppo, ne ha sfruttata solo una. La Samp, forte e cinica, con tre tiri ha trovato
tre goal, la legge del calcio è questa. Comunque ottima impressione della formazione di Maran che domenica dovrà sudare le proverbiali sette camice, al Bentegodi, con il Napoli capolista.