Dopo oltre trent’anni il Maestro Roberto Abbado torna a Verona per un grande concerto lirico-sinfonico. Il Maestro milanese, considerato uno dei massimi esperti rossiniani, sarà, al Teatro Filarmonico, per due straordinari concerti che vedranno impegnati l’Orchestra e il Coro della Fondazione Arena con un quartetto di apprezzati solisti: il soprano Erika Grimaldi, il mezzosoprano Caterina Piva, il tenore Pietro Adaini e il basso Giorgi Manoshvili. I due concerti andranno in scena venerdì 29, alle 19, e sabato 30 marzo, alle 17. Il programma prevede lo Stabat Mater di Rossini, considerata la massima composizione d’ispirazione sacra del genio Pesarese, insieme a Petite Messe Solennelle. Il concerto, della durata di un’ora senza intervallo, debutterà venerdì 29 marzo alle 19, anticipato di un’ora per permettere la Via Crucis in Arena alle 20,45, mentre sabato 30 sarà alle ore 17. Il Maestro pesarese compose lo Stabat Mater, dopo il trionfo parigino del Guglielmo Tell, sul testo della celebre sequenza medioevale attribuita a Jacopone da Todi, su insistenza del prelato spagnolo Varela e, all’inizio, doveva essere riservato solo ad esecuzioni private.Iniziato nel 1831 fu interotto a metà per problemi di salute di Rossini e fu completato dall’amico e collega Giovanni Tadolini per il Venerdì Santo del ’33. Alla morte di Varela, un editore parigino, venne in possesso dello spartito e Rossini pur di impedirne la pubblicazione, completò il lavoro nel 1842, sostituendo il lavoro di Tadolini con brani propri e curando la prima esecuzione pubblica, a Parigi, con grandi voci dell’epoca e in una successiva tournée italiana di grande successo, culminata in un’esecuzione all’Arena di Verona, allora raramente usata per avvenimenti musicali. Lo Stabat Mater ebbe sempre un grande successo fino all’avvento della Petite Messe Solennelle, concepita per un organico più ridotto ma orchestrata dallo stesso Rossini. A Verona lo Strabat Mater fu fra le prime pagine lirico-sinfoniche ad essere eseguite all’interno del Festival areniano: dopo il 1971 tornò anche nel 1992 per il bicentenario rossiniano quindi al Teatro Filarmonico rispettivamente venticinque e dieci anni fa. Dopo Pasqua, la primavera sinfonica 2024 proseguirà con le sinfonie e i concerti di Brahms, in quattro appuntamenti in aprile e in maggio, mentre il 19 e 20 aprile l’Orchestra e il Coro della Fondazione Arena, diretti da Ryan McAdams, eseguiranno L’Isola dei morti di Rachmaninov e l’eclettico Requiem di Lloyd Webber, autore dei più popolari musical degli ultimi cinquant’anni. In maggio il 17 e il 18 si concluderà il ciclo dedicato a Richard Strauss con un grande evento diretto da Hansjörg Albrecht, con i poemi sinfonici Don Juan e Vita d’eroe (Ein Heldenleben), e a incorniciare il Primo concerto per corno e orchestra, con la prima areniana di Paolo Armato, come solista.
Tutti gli eventi sono già in vendita sia in Biglietteria sia su www.arena.it e nei punti vendita TicketOne.it