Provate a pensare ad una band Inglese che da diciannove anni come una stella brilla nella galassia dell’alternative rock; vi risulterà facile pensare ai Placebo.
Ora provate a pensare ad uno degli astri più importanti al mondo tra gli anfiteatri che la storia ci ha regalato; vi risulterà facile anche stavolta pensare all’Arena di Verona.
Provate ad immaginare di mettere assieme questi due elementi e contornarli con un pubblico di 7.500 persone, ora ricoprite il tutto con un cielo stellato che fino a qualche attimo prima era rimasto ben nascosto da nuvole gonfie d’acqua e vi ritroverete in quello che è stato un evento a dir poco speciale di quel mercoledì 20 maggio 2015 che in tanti aspettavamo.
E’ così, dopo 2 mesi di pausa dal tour nell’Isola Britannica e dopo un anno dal loro ultimo viaggio in Italia, i Placebo sono tornati all’azione per la prima Europea del tour di “Loud Like Love”.
21 pezzi elettrizzanti che Brian Molko e Stefan Olsdal, insieme al nuovo batterista Matt Lunn , un ex membro della band Colour of Fire, hanno regalato al pubblico dell’Arena accorso da tutta Italia ma non solo, pubblico che non è riuscito a tenere a bada l’enfasi che arrivava dal palcoscenico neanche per qualche minuto. Tutti in piedi, tutti ad accompagnare la splendida voce di Brian Molko, un Brian che non ha tradito le aspettative dei suoi fans: continuo e perfetto nell’esibizione per più di 100 minuti con vari assaggi estratti da ogni loro produzione in studio, con un’enfasi sugli ultimi due tasselli della discografia e senza dimenticare di impreziosire l’encore con la cover sempre d’effetto di “Running Up That Hill (A Deal with God)” di Kate Bush, fino ad arrivare ad “Infra-Red” per chiudere lo spettacolo e da vero lord inglese far accendere le luci, raccogliere il gruppo per salutare e ringraziare il pubblico percorrendo tutto il palco, un arrivederci di un vero artista a cui auspichiamo di tornare presto in un contesto unico che solo l’Arena di Verona può dare.