Con il concerto monografico sui grandi poemi sinfonici di Richard Strauss, si è conclusa la prima parte della Stagione Artistica Invernale della Fondazione Arena. Opera e sinfonica, hanno segnato uno straordinario successo di pubblico che ha superato i 18 mila spettatori, con un aumento, rispetto al 2023 dell’8,8%. La sinfonica ha stabilito numeri da primato infatti, rispetto allo scorso anno, c’è stato un aumento del 53% se confrontato allo stesso numero di date e negli stessi mesi. Nei 3 titoli d’opera da gennaio a marzo, e negli 8 concerti, da febbraio a maggio, gli spettatori hanno toccato l’incredibile numero di 18 mila, con un’affluenza crescente nel corso della primavera. Per quanto riguarda la Stagione Lirica, con spettacoli di qualità, in prima veronese, la parte del leone l’ha fatto il fiabesco Flauto magico mozartiano, mentre nella Sinfonica ha spiccare è stato lo Stabat Mater di Rossini, seguito, negli ultimi appuntamenti di maggio, dalle sinfonie e dai concerti di Brahms con direttori e solisti di fama mondiale come De Maria e Zilberstein. La cosa che maggiormente fa piacere è il grande aumento del pubblico giovane e degli studenti, grazie anche alle tariffe under 30 e ai carnet dedicati al ciclo Brahms. Da segnalare come per la Lirica l’affluenza rispecchia lo scorso anno mentre, per la Sinfonica, gli spettatori e gli incassi dei primi cinque mesi hanno raggiunto i risultati dell’intera stagione 2023. I positivi risultati della stagione si uniscono al grande successo della prima rassegna da camera di Fondazione Arena con il Museo in musica che ha registrato il tutto esaurito in ogni appuntamento, oltre alla crescita della programmazione Arena Young, con 36 appuntamenti dedicati ai giovani, alle scuole, alle accademie, all’università e ai conservatori e, per la prima volta, l’avvicinamento dei più piccoli, in età prescolare, al mondo della grande musica e dell’opera. Ma non è finito, perché l’autunno, al Filarmonico, si preannuncia molto caldo. L’11 e 12 ottobre, l’Orchestra della Fondazione Arena, con diverse formazioni da camera da Wagner al Jazz, alzerà il sipario sull’avvincente Stiffelio di Verdi, al debutto a Verona, con Coro e importanti solisti, quindi dal 27 ottobre al 3 novembre ecco la divertente Cenerentola di Rossini. Mentre l’ultimo concerto sinfonico il 29 e 30 novembre, aggiungerà una tappa all’integrale delle sinfonie di Mahler, con la Quarta, chiamata Vita celestiale per l’estatico e stupendo canto finale, abbinata alla celebre Incompiuta di Schubert, mentre, dopo nove anni di assenza, tornerà, dal 15 al 31 dicembre, il grande classico di Cajkovskij, Il Lago dei Cigni.
Biglietti, abbonamenti e carnet sono disponibili sul sito
www.arena.it/it/teatro-filarmonico e alla Biglietteria centrale dell’Arena.