C’era attesa per le decisioni del giudice sportivo in merito allla gara di Terza Categoria girone A Verona International-San Zeno Vr 1919.
Da quanto è emerso dal referto arbitrale, la gara è stata interrotta al minuto 27° del secondo tempo a causa di una violenta rissa sugli spalti poi proseguita sul terreno di gioco. In particolare l’intervento dei Carabinieri sedava la rissa intervenuta sugli spalti mentre i giocatori, non identificati, non consentivano la ripresa della gara provocandosi a vicenda e manifestando l’intenzione di continuare a litigare costringendo l’arbitro a sospendere definitivamente il gioco per salvaguardare l’incolumità di tutti.
Ma non è finita qui, perché l’arbitro, all’atto della sospensione definitiva della gara, non ha preventivamente consultato i capitani delle formazioni per ripristinare l’ordine sul terreno di gioco: così non è stato nemmeno omologato il risultato di 4-1 per la formazione del presidente Alban Saraci conseguito sul campo.
Il giudice sportivo ha disposto la ripetizione della gara a porte chiuse, nonché ammenda di € 100,00 cadauna per il comportamento tenuto dalle tifoserie; la società SSD San Zeno Verona 1919 dovrà poi disputare la prima gara casalinga a porte chiuse.
Inoltre ha inflitto otto giornate di squalifica al giocatore Matteo Biondani del San Zeno Verona 1919, reo di aver dato un calcio dall’interno del campo ad una spettatrice che era appoggiata alla rete e per averla colpita al viso con uno sputo.
Cambia la classifica del girone A di Terza Categoria: in testa alla classifica ora c’è il SommaCustoza 08 con 22 punti, poi il Verona International con 21 e United Sona Psg 20.
Quello che lascia molto stupore della gara sospesa domenica scorsa è l’atto di violenza contro una donna, avvenuto proprio all’indomani della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.