Festeggia la sua trentesima edizione JOB&Orienta, il salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro, e lo fa tornando in presenza in fiera a Verona da giovedì 25 a sabato 27 novembre. Dopo il successo dell’edizione completamente digital del 2020, quest’anno i padiglioni della Fiera si ripopolano con una ricca rassegna espositiva e un fitto calendario di appuntamenti e attività, integrati da un articolato palinsesto di proposte online. La manifestazione, che costituisce un riconosciuto punto di riferimento per giovani, famiglie e operatori, è promossa da Veronafiere e Regione del Veneto in collaborazione con Ministero dell’Istruzione e Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e vede la mediapartnership di Rai Cultura/Rai Scuola.
Saranno 400 le realtà presenti in rassegna, 150 gli appuntamenti culturali nei tre giorni di evento. “Next Generation: orientamento, sostenibilità, digitale” è il titolo che fa da filigrana trasversale all’edizione 2021: al centro i temi della digital and green transition e delle sue ricadute importanti sul versante della formazione. Una scelta che vuole evidenziare come servano non soltanto risorse e tecnologie, ma anche competenze adeguate e una cultura nuova per improntare una ripresa che abbia come suoi cardini la digitalizzazione e lo sviluppo sostenibile.
A presentare oggi l’evento in conferenza stampa i suoi promotori e alcuni tra i maggiori partner. A partire da Maurizio Danese, presidente di Veronafiere: «JOB&Orienta taglia l’importante traguardo delle trenta edizioni. Trent’anni insieme a ragazzi e insegnanti, alle istituzioni, alle scuole e università, ai tanti partner che hanno contribuito a rendere la manifestazione l’appuntamento di riferimento a livello nazionale per la formazione e l’orientamento. A Veronafiere siamo pronti ad accogliere le nuove sfide della ripartenza, sempre mettendo i giovani e il loro futuro al centro». Accanto a lui il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani: «Finalmente quest’anno saremo di nuovo in presenza e in sicurezza, e con la proposta di temi portanti e di estrema attualità: sostenibilità e sviluppo digitale. Senza competenze in questi due campi non vi può essere vera innovazione, ed è a questo che deve guardare il mondo della scuola e della ricerca. A JOB&Orienta ancora una volta un compito di grande responsabilità: fare sintesi e indicare la via per far dialogare queste due realtà con quella del lavoro».
Elena Donazzan, assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro della Regione del Veneto, ha ripercorso la storia e alcune tappe dell’evento veronese: «In questi trent’anni JOB&Orienta è cresciuto molto. Ho potuto constatarlo, accompagnando ben sedici edizioni, sempre con l’obiettivo di portare in un unico luogo il meglio dell’istruzione, della formazione, del mondo dell’Università e le novità nell’orientamento verso l’occupazione. Un appuntamento che, nel tempo, è diventato imperdibile a livello nazionale, come momento per fare bilancio e rilancio in prospettiva per il futuro. Da qui sono partiti con forza, ad esempio, i messaggi a sostegno degli ITS, così come si è discusso di tante riforme a livello nazionale. E guardando all’edizione digitale del 2020, dico che il Veneto è orgoglioso di aver sempre sostenuto, come ha fatto per la scuola, la volontà di non fermarsi. Serve continuare a darsi obiettivi ambiziosi, e la Regione è felice di essere, ancora una volta, protagonista di questo scenario».
A portare la voce del Ministero dell’Istruzione è intervenuta Cristina Grieco, consigliera del ministro Bianchi e coordinatrice del comitato per la celebrazione del trentennale di JOB&Orienta: «I temi della sostenibilità e del digitale sono temi che quest’anno vanno a permeare un po’ tutto il Salone e anche il programma del Ministero dell’Istruzione nei tre giorni veronesi. È dell’altro ieri la fotografia della situazione italiana a livello europeo rispetto alla transizione digitale: abbiamo registrato un avanzamento per quanto riguarda le infrastrutture, ma rimaniamo ancora al venticinquesimo posto su ventisette Paesi per le competenze relative. Tutto il sistema formativo è dunque chiamato a interrogarsi sui temi della digitalizzazione e proprio di questo tratterà l’evento di venerdì 26 pomeriggio, che abbiamo chiamato “JOB&Orienta international”. E ancora, per fare il punto sugli obiettivi di sostenibilità indicati dal PNRR, sia a livello sociale che ambientale, un grande evento con le Regioni (sabato 27) vedrà anche la presenza del ministro Bianchi».
Sulla longevità della manifestazione ha messo l’accento Carmela Palumbo, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto: «JOB&Orienta arriva all’importante tappa dei trent’anni grazie alla determinazione di tutti i soggetti organizzatori, ma anche alla costante credibilità delle proposte. La manifestazione ha infatti sempre saputo intercettare le tematiche cruciali della formazione e del lavoro, e spesso è stata il luogo dove presentare i più importanti processi di riforma dei sistemi formativi e di placement del Paese. In questa edizione – ha detto – dimostra ancora una volta la propria dinamicità sposando la forma ibrida dell’online e dell’onsite che rappresenta, ormai, il paradigma del nostro modo di studiare, lavorare e vivere, anche ben oltre la pandemia».
«Virtuale e reale si incontreranno e daranno vita ad un’edizione unica, in grado di coniugare il meglio delle esperienze maturate in trent’anni di fiera – ha aggiunto Federico Sboarina, sindaco del Comune di Verona –. Anche quest’anno la conferma che il Salone è al passo con i tempi, in grado di leggere le necessità dei giovani, così come di restituire un’immagine a 360 gradi della scuola e del mondo del lavoro. Le nuove generazioni sono il nostro futuro, abbiamo il dovere di dar loro tutti gli strumenti possibili affinché valorizzino talenti e passioni, a maggior ragione oggi. L’intero tessuto economico ha bisogno di idee, energie e professionalità per la ripartenza, per prendere a tutta velocità quello che può essere un vero e proprio trampolino di rilancio per il Paese».
A sottolineare l’attualità e l’importanza dei temi che fanno da filo rosso a questa edizione di JOB&Orienta anche David Di Michele, vicepresidente della Provincia di Verona: «Trasformazione digitale e transizione ecologica sono, già da alcuni anni, al centro delle nostre politiche. Per primi abbiamo dato il via a un progetto pilota, “Rigenera”, per consegnare una nuova vita ai vecchi arredi scolastici, come banchi e sedie, riducendo costi e impatto ambientale, e comunicando agli studenti l’importanza del riuso e del riciclo nei fatti. Ambiente e digitale sono, inoltre, i pilastri sui quali stiamo programmando le scuole del futuro».
Si è concentrato sul bisogno sempre più pressante di rafforzare il ponte fra scuola e lavoro Giampaolo Veghini, segretario generale di Cisl Verona: «L’evidente incremento degli accessi ai servizi per il lavoro, non da ultimo ai Centri per l’impiego provinciali, è un chiaro segnale della maggiore mobilità nel mercato del lavoro e delle difficoltà crescenti sperimentate da molti lavoratori. È il momento in cui bisogna organizzare un investimento straordinario in favore dei giovani, per garantire formazione, orientamento, politiche attive e inserimento lavorativo. La presenza di Cisl Veneto a JOB&Orienta parte dalla volontà di accompagnare le nuove generazioni nella transizione scuola-lavoro, di orientare i giovani nella complessità delle norme sul lavoro e informarli sugli strumenti e sulle tutele, come sulle forme di welfare che possono permettere loro di affrontare il futuro con fiducia e competenza».
La necessità di una didattica attenta a promuovere l’innovazione e l’inclusione è il messaggio di fondo di Sandro Dal Piano, direttore Comunicazione e promozione di Enaip Veneto: «Tutto il sistema della formazione professionale di Enaip è presente a JOB&Orienta dalla prima edizione. Insieme abbiamo vissuto la storia di un comparto che è cresciuto in termini di offerta formativa e qualità dei servizi per le persone e il territorio. La nostra didattica è da sempre in linea con i bisogni del tessuto produttivo delle comunità locali. In questo momento di ripartenza globale possiamo mettere le basi per il futuro dei giovani, trasmettendo loro le competenze necessarie per emergere nel mondo del lavoro all’insegna dell’innovazione tecnologica, della sostenibilità e dell’inclusione».