L’Hellas Verona chiude la stagione al Bentegodi calando il tris contro la derelitta Spal. Juric che, con la squalifica di Rrahmani, si trova virtualmente senza difensori quindi retrocede Faraoni a destra e Dimarco a sinistra con Gunter, unico difensore di ruolo, al centro. A centrocampo, sugli esterni, operano Borini e Lazovic con Amrabat e Veloso, in mezzo. Eysseric e Pessina alle spalle di Di Carmine. Parte subito forte l’Hellas che, già al terzo, sfiora il vantaggio con Di Carmine con il pallone che esce di poco, ma c’era il fuorigioco. Passano pochi minuti e la rete arriva. S’invola sulla sinistra Lazovic che effettua uno dei suoi proverbiali cross sul quale s’avventa, sul secondo palo, Di Carmine che di testa batte Letica che sembra fermare il pallone ma poi se lo lascia sfuggire. Insistono i gialloblù con un’azione fotocopia della precedente, con tiro finale di Borini deviato in angolo da Letica si riscatta dall’incertezza precedente. Passa un minuto e il doppio vantaggio arriva. L’azione è iniziata da Amrabat per Lazovic che, con un velo, lancia Eysserc, l’ex fiorentino, appoggia all’accorrente Dimarco che entra in area e appoggia sul lato opposto, dove Di Carmine insacca la sua ottava rete in campionato. Al ventesimo il fiorentino ha l’opportunità della tripletta ma con la porta spalancata, di testa, mette alto. Tre minuti dopo punizione dai venticinque metri di Petagna e Radunovic prima si lascia sfuggire il pallone poi lo abbranca sulla linea. Dopo un tiro di Dimarco che Letica ferma in due tempi, proprio sul finire del tempo, nuova opportunità per Di Carmine che, servito da Eysseric, conclude debolmente pur da ottima posizione. Nella ripresa rientrano gli stessi undici gialloblù che avevano chiuso il primo tempo mentre fra gli spallini non tornano in campo gli ex Valoti e Fares. Passano due minuti e il tris è servito. Gli scaligeri conquistano un angolo che s’incarica di battere Dimarco. La parabola dell’ex Inter trova il perentorio stacco di testa di Faraoni che batte inesorabilmente Letica. Poco prima del decimo, azione insistita dell’Hellas con Borini che costringe alla deviazione il portiere, arriva Pessina che centra il palo, il pallone s’impenna ed Eysseric, cercando la sforbiciata, colpisce un avversario, per l’arbitro intervento in gioco pericoloso e giallo per il francese. Opportunità per la Spal ma il tiro di Strafezza sfiora il palo. Prima del cooling break ci sono due tentativi di Eysseric, il primo sfiora il palo, il secondo, su punizione, finisce alto. Al ventesimo, accolto dagli applausi dei giornalisti presenti allo stadio, entra Pazzini ed esce Di Carmine. Passano pochi minuti e si esalta Radunovic che respinge una botta, a colpo sicuro, dell’ex D’Alessandro. Juric richiama Borini per Zaccagni e subito dopo l’unico errore del sempre straordinario Amrabat permette a Petagna, servito da D’Alessandro, di avere una buona opportunità, ma Gunter devia in angolo. All’ultimo minuto, prima dei quattro di recupero, escono Eysseric per Salcedo e Amrabat, applausi per lui all’ultima presenza in gialloblù al Bentegodi, per Badu. In pieno recupero Veloso pesca Pazzini che apre a Zaccagni il cui tiro esce di pochissimo, quindi il triplice fischio del sig. Sozza di Seregno che pone fine, alla penultima giornata, di questo strano e tribolato campionato che vedrà, per l’Hellas, calare definitivamente il sipario domenica alle 20.45 a Marassi contro il disperato Genoa.