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Un grande Hellas pareggia al Maradona e butta fuori il Napoli dalla Champions

Con una prestazione encomiabile l’Hellas Verona strappa un meritatissimo pareggio al “Maradona” e esclude il Napoli di De Laurentis dalla Champions. Juric conferma la stessa formazione che ha pareggiato con il Bologna sostituendo lo squalificato Barák con Dawidowicz. Prima del fischio d’avvio un minuto di raccoglimento per le vittime della tragedia della funivia del Mottarone. Partono subito forte gli scaligeri che, al primo minuto, impegnano il portiere con Zaccagni ma c’è fuorigioco. Poco prima del decimo entrata durissima di Lozano su Ilíc che si becca il giallo ma era un arancione scuro. Prima della mezzora tre belle iniziative dell’Hellas. Prima un’azione sulla sinistra di Lazovic per Zaccagni anticipato dall’uscita del portiere, quindi è Zaccagni che restituisce il favore a Lazovic ma, anche in questa occasione, il portiere arriva prima quindi è Faraoni che, dalla distanza, trova la parata di Meret. Subito dopo ammonizione per Ilíc. Prima del quarantesimo stupenda azione Dimarco, Ilíc, Dimarco che sfiora il palo alla destra del portiere. C’è l’ammonizione di Dawidowicz che, subito dopo, accusa un problema ai flessori e chiede il cambio, al suo posto il giovane Udogie(2002). Su palla persa da Lazovic, s’invola Lozano che, dal limite, tira alto sulla traversa. Prima del riposo grande percussione di Dimarco per Kalinic che, da centro area, cerca due volte la conclusione, la prima di tacco ma, i difensori riescono a salvare. Si va al riposo a reti inviolate ma i gialloblù hanno condotto alla grande la partita. Stesse formazioni al rientro in campo e gli scaligeri pigiano ancora sull’acceleratore. Zaccagni lancia Kalinic ma il portiere lo anticipa. Al decimo ammonito  Udogie e, un minuto dopo, anche Dimarco. Al quarto d’ora, quasi inaspettatamente i partenopei passano in vantaggio su azione d’angolo la palla arriva a Rrahmani che cerca di metterla in mezzo, Osimhen commette un blocco molto sospetto su Günter (foto) e il pallone torna fra i piedi dell’ex Hellas che, da pochi metri, insacca la sua prima rete sia con la maglia napoletana sia italiana. L’arbitro non fa riprendere il gioco perché aspetta il via libera dal Var intanto Gattuso e Juric si scambiano parole dolci e l’arbitro li ammonisce entrambi, quindi convalida la rete prima, però, Juric richiama Kalinic per Lasagna e fa debuttare il terzo portiere Berardi per Pandur. Passano meno di dieci minuti e gli scaligeri meritatamente pareggiano. Lungo rilancio di uno straordinario Günter per Faraoni che, in velocità, si beve Hysai e, appena dentro l’area, scarica un gran tiro che bacia la faccia interna del palo lungo e si deposita in fondo al sacco. Gattuso tenta il tutto per tutto e butta in campo tutte gli attaccanti disponibili. A un quarto d’ora dal novantesimo Juric richiama Ceccherini per Lovato e capitan Faraoni per Rüegg. Nei quattro minuti di recupero non succede più nulla anche se si corre un grossissimo brivido all’ultimo secondo del recupero quando una girata di testa di Petagna schegghia la traversa, immediatamente dopo il triplice fischio che sancisce il meritato pareggio scaligero. L’Hellas termina il campionato a 45 punti con il decimo posto in classifica che certifica un’altra straordinaria annata della truppa guidata dal mago di Spalato che, per non smentirsi, alle interviste di fine gara investe di improperi l’incauto Massimo Ugolini (Sky) che, a suo giudizio, ha mancato di rispetto all’Hellas e i suoi ragazzi. Adesso qualche giorno di riflessione poi il tanto atteso faccia a faccia con il Presidente Setti, nella speranza che, con la forza dei nervi distesi, le due parti possano trovare la soluzione alle piccole incomprensioni di questi ultimi tempi.

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