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Un grande Montipò non basta ad evitare la sconfitta con la Fiorentina.

Si conclude con una nuova sconfitta anche la seconda trasferta consecutiva per l’Hellas e, la Fiorentina, con un goal per tempo, porta a casa il risultato pieno. Cioffi apporta quattro variazioni rispetto a Roma. Hein, dal centro si sposta sulla destra, al posto di Dawidowcz, rientra, al centro, Gunter, con Coppola confermato a sinistra. Depaoli prende il posto di Terracciano, sulla fascia destra, Tameze, sostituisce Veloso al fianco di Ilic, mentre Lazovic torna al suo posto tradizione, sulla sinistra, per Doig. Debutta, dal primo minuto Hrustic, che gioca con Lasagna, alle spalle di Henry. Dopo un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del maltempo nelle Marche si parte e i gialloblù si fanno subito pericolosi. Dopo una ventina di secondi, un violento tiro di Lasagna finisce alto. Al primo minuto Tameze si scontra con Biraghi e, il capitano viola è costretto un minuto a bordo campo. Poco prima del quinto, lungo lancio per Lasagna con Terracciano che esce dalla propria aria per rinviare con i piedi. Kevin protesta con l’arbitro per un tocco, non rilevato, con il braccio da parte del portiere. Al decimo Mandragola scarica un gran tiro, dalla distanza, che esce a lato. Intanto Sottil, sulla fascia sinistra, fa impazzire Hien che non riesce a contenerlo, anche per la diversa struttura dei due giocatori. Al dodicesimo viola in vantaggio. Ikonè, irride Coppola, entra in area, dalla destra, si accentra, e scarica un gran sinistro che s’infila sfiorando la base del palo, impossibile per Montipò (foto) arrivarci. Al ventesimo Montipò si oppone alla grande a un violento tiro di Venuti e, sull’angolo conseguente, Depaoli sfiora il clamoroso autogoal. Due minuti dopo ammonizione per Mandragola che ferma una ripartenza scaligera.  Al venticinquesimo ingenuo fallo, in area, di Coppola su Kouamè,  e l’arbitro, senza nessuna esitazione, decreta il rigore e l’ammonizione del veronese. Batte Biraghi e Montipò si supera parandogli il tiro forte a mezz’altezza sulla sua sinistra.  Sulla ripartenza, occasione per Lasagna il cui violento destro è deviato in angolo. Sull’azione successiva Henry trova la rete del pareggio ma la sua posizione è di fuorigioco. Alla mezzora doppio grande intervento di Montipò che, prima nega il goal alla rasoiata di Venuti, dal limite, e poi, sull’angolo, respinge la conclusione di Quarta. Poco dopo anche l’ex Amrabat finisce sul taccuino dell’arbitro per una trattenuta su una ripartenza. Passano pochi minuti e anche Henry è ammonito ma, per proteste. Si va al riposo sotto di una rete ma con una squadra che sembra viva e molto determinata. Al rientro in campo Dawidowicz prende il posto dello stralunato Coppola e, dopo un paio di minuti anche Hien becca il giallo. Nella Fiorentina esce Amrabat per Bonaventura che, due minuti dopo l’ingresso in campo, scarica un’autentica fucilata ma Montipò è fantastico nella respinta. Poco prima del decimo, Cioffi fa uscire Lasagna e Tameze per Kallon e Veloso. Poco dopo finisce anche la gara piuttosto anonima di Hrustic e, al suo posto, debutta Verdi. Dopo un minuto, millimetrica apertura di Veloso per Lazovic che tira alto ma c’era fuorigioco. Alla mezzora Henry lascia il posto a Djuric mentre, poco, dopo anche Barak è ammonito, stessa cosa, tre minuti dopo, per Gunter. A nove minuti dal termine, straordinaria palla in profondità di Verdi per Kallon che si trova davanti a Terracciano che è bravissimo a deviargli il tentativo di scavalcarlo. Poco dopo traversone di Veloso per la testa di Djuric che non arriva per questione di centimetri. All’ultimo minuto la Fiorentina, come già era successo con la Lazio, mette il sigillo alla partita. Un lungo rilancio trova Mandragola dimenticato da tutti. L’ex Torino arriva sul fondo e traversa per Gonzalez che anticipa di netto Dawidowicz e mette alle spalle dell’incolpevole Montipò. Nei cinque minuti di recupero non succede più niente e l’Hellas deve leccarsi le ferite per queste due infauste trasferte. Adesso la sosta permetterà a Cioffi di riordinare le idee e preparare al meglio il ritorno al Bentegodi contro la sua ex Udinese.

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