Se il 1° Agosto era stata una giornata indimenticabile (oro per Jacobs e Tamberi) il 6 agosto non è da meno con ben tre ori di cui due nella disciplina regina: l’atletica leggera. Nella mattinata di Tokyo Antonella Palmisano, pugliese di Mottola delle Fiamme Gialle, nel giorno del suo compleanno, stravince la 20 Km di marcia dove è rimasta in testa dalla partenza all’arrivo. A meno di cinque chilometri dal traguardo l’affondo decisivo. Una cinese cerca di tenere il suo passo ma dopo meno di un chilometro scoppia letteralmente e Antonella vola al traguardo che taglia con un netto vantaggio su una colombiana e su un’altra cinese. Passano poche ore e allo stadio il quartetto azzurro con Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Fausto Desalu e Filippo Tortu, in corsia otto, affronta Giamaica, Cina, Giappone, Gran Bretagna, Canada, Germania e Ghana. Non ci sono i supponenti americani eliminati in semifinale. Patta ha il compito di lanciare il quartetto, e il suo cambio Jacobs è perfetto, il re dei 100 lancia alla perfezione Desalu che vola nella curva per consegnare il testimone a Tortu in seconda posizione alle spalle della Gran Bretagna e Filippo, il primo italiano a scendere sotto i 10”, con una progressione impressionante si butta su traguardo precedendo di 1 centesimo gli inglesi, ancora una volta beffati in quest’estate straordinaria, e, con l’ eccezionale 37.50, stabiliscono il nuovo record italiano. Fra i due successi dell’atletica è arrivato anche un altro inaspettato oro con Luigi Busà che ha trionfato nel karate, al debutto olimpico, nella specialità kumite -75 kg. Con il successo del gorilla di Avola, che gareggia per i Carabinieri, l’Italia raggiunge le 37 medaglie che poi diventeranno 38 nuovo record assoluto per gli azzurri nella storia di Olimpia. (Il fotofinish dell’arrivo di Tortu)