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“Una vita in alto” il libro di Sara Simeoni e Marco Franzelli

Alla Libreria Feltrinelli, in una sala gremita, al limite della capienza, con la presenza del Sindaco Damiano Tommasi e del Delegato Provinciale Coni Stefano Gnesato, oltre a tecnici ed atleti della Bentegodi, Sara Simeoni ha presentato il libro che ha scritto, a quattro mani, con il giornalista Rai Marco Franzelli. I due hanno dialogato ricordando i momenti più importanti della vita sportiva e non “dell’Atleta del Secolo”. Il racconto ha momenti di particolare simpatia quando Sara ha narrato alcuni aneddoti che hanno incrociato la sua vita di grandissima straordinaria atleta. Ha poi ricordato la gioia e, le lacrime, dopo aver conquistato, a Brescia, il 4 agosto 1978, il record del mondo con 2 metri e 01. Le incredibili emozioni provate a Mosca, alle Olimpiadi del 1980, quando conquistò l’oro ma anche quando, inaspettatamente, il giorno prima dell’inaugurazioni delle Olimpiadi di Los Angeles 1984, le sue quarte Olimpiadi, le fu comunicato che sarebbe stata la porta bandiera e, pur non al meglio della condizione fisica, si prese, con 2 metri, la medaglia d’argento e, per festeggiare la prova, baciò uno sconosciuto fotografo appostato, ai lati della pedana dell’alto. Ha raccontato come, invitata al meeting Terra Sarda a Cagliari il 14 settembre 1986, pur non allenata a dovere, si disse <<per male che vada mi faccio una vacanza in Sardegna>> e, dopo aver fatto quattro salti fino a 1 metro e 84, alla domanda di un giornalista su quali fossero i suoi programmi per l’anno successivo le comunicò che quella sarebbe stata la sua ultima gara. La notizia deflagrò come una bomba mettendo a soqquadro l’intero mondo sportivo italiano. Una cosa invece fu positiva perché il Presidente Cossiga, dopo un telegramma nel quale esprimeva la sua ammirazione e la sua gratitudine per le sue straordinarie imprese sportive, visto che  la dichiarazione di addio alle gare era stata  fatta in Sardegna, la invitò al Quirinale dove la insignì , motu proprio, dell’onorificenza di  di Grand’Ufficiale della Repubblica, così a trentatré anni, anche per i molti problemi fisici,  Sara Simeoni, eletta nel 2014, in occasione del centenario del CONI, Atleta del Secolo, con Alberto Tomba, ha deciso di appendere definitivamente le scarpette al chiodo dedicandosi alla famiglia con Erminio Azzaro, prima buon saltatore in alto e poi suo allenatore e marito, e al figlio Roberto, nella tranquillità di Rivoli Veronese.

 

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