È un’edizione futuristica quella che il regista Stefano Poda ha messo in scena con Aida, per il debutto della stagione del Centenario. Il grande gioco di luci, cristalli ed elmetti ha preso l’attenzione del pubblico che, però, non è distratto dalle maestosità delle scene, come nel passato, e ha potuto apprezzare l’altissimo livello del canto di Anna Netreebko, la cui interpretazione di Aida, già conosciuta nella passata stagione, ha raggiunto livelli straordinari. Yusif Eyvazov è un Radames perfetto che, nella celeberrima “Celeste Aida”, accompagnato da due violini, trasmette una notevole potenza accompagnata da una struggente dolcezza. Olesya Petrova è un’Amneris elegante e ma, nello stesso tempo, grave. L’orchestra diretta, con mano ferma e decisa, da Marco Armiliato ha accompagnato con maestria gli interpreti. La serata, che ha avuto per madrina una sempre affascinante Sophia Loren, accompagnata dal figlio Carlo Ponti, ha visto una parterre de roi di alto livello dal Ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano, con i suoi vice Vittorio Sgarbi e il veronese Gianmarco Mazzi, dal Presidente del Senato Ignazio La Russa con il Presidente della Camera Lorenzo Fontana, al Sindaco Damiano Tommasi, poi una lunga schiera di personaggi del mondo sia dell’informazione che dello spettacolo da Alfonso Signorini, a Alberto Angela, da Iva Zanicchi, a Lino Banfi, da Fabio Testi, a Gigliola Cinquetti, da Orietta Berti al Volo, oltre all’attore americano Matt Dillon. Prima dell’inizio dell’opera hanno, per due volte, sorvolato l’anfiteatro le Frecce Tricolori, che festeggiavano anche i cent’anni dell’aeronautica Militare. Subito dopo, sul palcoscenico i coristi, vestiti di bianco, rosso e verde hanno intonato, con l’accompagnamento del pubblico l’Inno di Mameli. Due gocce di pioggia hanno voluto essere il viatico beneaugurante della stagione del Centenario ricordando il detto: Prima bagnata, prima fortunata! (fotoEnnevi)