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Verdi illude ma il Monza pareggia.

Non va oltre il pareggio l’Hellas con la “terribile” matricola Monza al Bentegodi. Il duo Zaffaroni/Bocchetti che, non aveva potuto convocare né Hien né Lasagna ma aveva recuperato Djuric e Veloso, decide di disporre, davanti al rientrante Montipò, Dawidowicz, Magnani e Coppola, quindi Faraoni e Lazovic, sugli esterni, con Taméze e Duda, centrali, mentre Kallon e il poco utilizzato Verdi operano alle spalle di Gaich. Prima dell’inizio il Presidente Setti premia Taméze per la centesima gara, quella di domenica scorsa  con lo Spezia, in maglia gialloblù. Dopo qualche minuto di studio è Petagna che scarica un tiro, piuttosto forte, ma alto sulla traversa, quindi i gialloblù prendono il sopravvento inanellando una serie di angoli che, purtroppo, battuti, non nel migliore dei modi, non danno risultati positivi. Al ventesimo già sette sono i corners scaligeri senza nessuno per i brianzoli che, però, con Ciurria per due volte impegnano Montipò, anche se le parate non sono particolarmente difficili. Il tempo si chiude senza reti ma, con gli scaligeri che hanno un certo predominio del gioco anche se nessun tiro è stato fatto nello specchio della porta, si ripete la medesima situazione della scorsa giornata con lo Spezia dove, il gran possesso palla non produce, azioni da goal e, anche gli angoli, purtroppo non tirati bene, finiscono in un nulla di fatto. Alla ripresa del gioco escono Magnani, che aveva accusato dei problemi, e Kallon che, pur molto attivo, come spesso gli succede, è più fumo che arrosto, al loro posto Cabal e Doig. Lo scozzese prende il suo posto sulla fascia mentre Lazovic passa sulla trequarti. Partono bene gli scaligeri nella ripresa e, poco dopo il quinto, passano in vantaggio. L’azione si sviluppa sul fronte destro dell’attacco con Duda che cerca la conclusione che è ribattuta, il pallone schizza, sulla sinistra dell’area dove è preda di Verdi che, con un paio di finte mette a sedere due difensori poi calcia forte, sotto la traversa, nulla da fare per Di Gregorio. Poco dopo bella incursione di Faraoni per Gaich il cui tiro è una telefonata per il portiere. Passano un paio di minuti e i brianzoli pareggiano. L’azione si sviluppa sulla sinistra e Carlos Augusto, dopo aver vinto un rimpallo con Dawidowicz, mette in mezzo per Sensi che, dal limite dell’area piccola, appoggia senza problemi in rete. Poco dopo Coppola è ammonito. Passano cinque minuti e il Monza va in vantaggio. A centro campo c’è un contrasto, che sembra falloso, con la palla che arriva a Caprari che s’invola verso Montipò e lo batte sull’uscita. Prima della ripresa del gioco però il Var richiama l’arbitro segnalando che, sull’avvio dell’azione, Petagna era in fuorigioco quindi goal annullato e, grosso sospiro di sollievo per i tifosi scaligeri. Poco dopo esce Faraoni, non ancora al meglio della condizione, per Depaoli. Prima del ventesimo anche Duda finisce sul taccuino dell’arbitro. Poi, fra il venticinquesimo e la mezzora, i gialloblù richiamano un opaco Gaich per Djuric e il funambolo Verdi per il professor Veloso. Mentre Palladino sostituisce Caprari con Mattia Valoti, un altro ex. Nell’ultimo quarto d’ora, il gioco è in mano al Monza che sciupa una ghiotta occasiona con Pessina, ennesimo ex fra i brianzoli, mentre Dawidowicz s’immola e salva una situazione molto difficile festeggiando come avesse segnato. Termina quindi con il pareggio l’ennesima gara fondamentale per la salvezza dei gialloblù che vedono, purtroppo, lo Spezia, miracolosamente vittorioso, nell’anticipo di venerdì con l’Inter, portarsi a più cinque. Domenica, ultimo turno prima della sosta per le Nazionali, altra gara al calor bianco a Marassi, alle 12,30, con la Sampdoria mentre lo Spezia anticiperà, venerdì, in trasferta a Sassuolo.

 

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