Doloroso scivolone dell’Hellas che esce sconfitto nel derby al Menti con il Vicenza. Le assenze di Pisano e Pazzini, per squalifica, e di Bessa per un problema nel riscaldamento, hanno costretto Pecchia a schierare Zaccagni e Souprayen come esterni e Bianchetti e Caracciolo centrali. A centrocampo, a fianco di Fossati, Romulo e Valoti mentre Siligardi, Ganz e Luppi formano il trio d’attacco. L’Hellas prende subito in mano le redini del gioco ma non trova mai la via della porta. Il tempo si chiude senza nessun tiro nello specchio della porta ne da una parte ne dall’altra. Prima Fossati poi Valoti finiscono sul taccuino dell’arbitro. La ripresa inizia con un tiro alle stelle di Luppi mentre la nebbia comincia pericolosamente ad avvolgereil Menti. Al quarto d’ora Bessa subentra a Luppi che, dopo un inizio scoppiettante, si è lentamente spento. Poco prima del ventesimo Siligardi cerca la via della porta e il pallone sfiora il palo per il primo vero tiro verso la porta vicentina. Al ventitresimo il Vicenza passa in vantaggio grazie a Galano in un campo ovattato di nebbia. Pecchia richiama prima Valoti per Zucolini quindi un anonimo Siligardi per Cappelluzzo. La gara, ormai invisibile dalla tribuna, termina con il Vicenza che, con un unico tiro in porta, conquista il successo contro un Verona completamente anonimo che non ha mai tirato nello specchio. Nel primo tempo, quello in cui si è vista la gara, buon gioco degli scaligeri anche se non hanno mai cercato di puntare alla porta avversaria. Terza sconfitta nelle ultime cinque denota una pericolosa involuzione del gioco dei gialloblù.