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Zevio-ValdalponeRoncà sospesa al 45′ del primo tempo

Non mi era mai successo di assistere a cose che non hanno nulla a che fare col calcio in una partita di calcio. Sono intervenuti presso gli impianti sportivi di Zevio, sia l’ambulanza che le forze dell’ordine. La gara era in perfetto equilibrio, e le squadre si stavano affrontando temendosi entrambe. Poche le occasioni nel primo quarto d’ora, poi al 16’ Gambin scatta in contropiede e si presenta in area ma viene tempestivamente anticipato al momento del tiro, dall’eterno Daniele Scolari, capitano dello Zevio. Sugli sviluppi del successivo corner, Fabris da fuori area, lascia partire un gran tiro che esce vicino all’incrocio. Al 19’ risponde lo Zevio: Terza lancia Mainente che appena entrato in area sulla destra, calcia un bel diagonale che esce vicino al palo. Al 36’ Gambin dalla fascia laterale sinistra, inventa un passaggio in verticale per Mbaye che si presenta davanti al portiere Bellini, ma mal coordinato calcia fuori. Insiste il Valdalpone ed al 41’ Fabris calcia una punizione a favore di Gecchele che si avvita di testa. Bellini para in presa. Al 45’ Gambin viene a contatto con Guarino quasi sulla fascia laterale, all’altezza del centrocampo.

L’arbitro assegna la punizione al Valdalpone ed il gioco si sposta sul versante opposto. Dalla tribuna si nota Guarino ricorrere Gambin e colpirlo al volto. L’attaccante del Valdalpone cerca vendetta ma viene immediatamente bloccato dal difensore Bressan, suo ex compagno ai tempi in cui militavano entrambi nella Pro San Bonifacio. L’arbitro si accorge del parapiglia ed interviene ammonendo entrambi i giocatori. Fin qui tutto normale. Ora succede il “fattaccio” che ha scatenato tutto ciò che è accaduto in seguito. Gambin inviperito mostra all’arbitro il naso sanguinante, probabilmente rivolgendosi allo stesso in modo irriguardoso. Il giovane arbitro, classe 1998, invece di cercare un chiarimento, estrae il cartellino rosso all’indirizzo di Gambin, il quale perde il controllo cercando di scagliarsi contro il direttore di gara. Cosa questa che non riesce grazie al pronto intervento dei suoi compagni di gioco. L’arbitro fischia la fine e tutti pensano che sia terminato il primo tempo. Dalle due panchine volano parole grosse e qualche giocatore cerca il contatto fisico ma per fortuna quelli con maggior buon senso riescono a sedare gli animi. Anche in tribuna un paio di spettatori vengono alle mani, ma anche in questo caso tutto rientra nella normalità, grazie al buon senso dei presenti. Accade invece qualcosa d’imprevedibile. Presente in tribuna il commissario di campo, egli stesso chiede l’intervento delle forze dell’ordine che sopraggiungono con ben tre auto e numerosi agenti, o meglio Carabinieri. Gli spettatori meravigliati come il sottoscritto, si domandano: ma cosa avrà detto mai il commissario al momento in cui chiamava i carabinieri? Si saprà nel frattempo che la gara è stata sospesa. A quel punto, dopo essermi presentato come giornalista, cerco di raccogliere le dichiarazioni del commissario il quale mi rilascia un laconico: “Leggerà tutto sul comunicato di mercoledì” ??? Avvicino a quel punto le forze dell’ordine cercando una loro dichiarazione che, giustamente, non posso darmi da regolamento. Faccio in tempo ad assistere all’uscita dell’arbitro, accompagnato per scrupolo, ma non ce n’era bisogno, alla propria auto dai carabinieri. Gli stessi raccolgono le dichiarazioni di Gambin prima che lo stesso venga accompagnato in barella dall’ambulanza nell’ ospedale di San Bonifacio. Avvicino anche il difensore Guarino che tenendosi la borsa del ghiaccio sulla mascella, dichiara a sua volta di essere stato colpito da Gambin, cosa questa non rilevata da nessuno in tribuna (ma potrebbe anche essere vero, visto i tanti contatti, anche fortuiti, che si vedono in tutte le partite di calcio). Ora non so cosa deciderà il Giudice stendendo il comunicato di mercoledì, però ritengo doveroso fare le mie personali considerazioni. Innanzitutto chi ricorre alle mani nell’ambito dello sport ma anche nella vita di tutti i giorni, è assolutamente da censurare. Il giovane arbitro che non ha visto nulla, avrà sicuramente visto poi il naso sanguinante di Gambin e poteva almeno evitare di estrarre il rosso, giustificando in parte le proteste dell’attaccante. Farà sicuramente tesoro di questa esperienza. In secondo luogo, non riesco a spiegare l’intervento così massiccio delle forze dell’ordine; cosa avrà mai detto il commissario di campo? Che era scoppiata una guerriglia urbana? Censurabile anche il comportamento di alcuni giocatori di entrambe le panchine. Presente sugli spalti, una telecamera della tifoseria dello Zevio; spero che il filmato venga per intero dato e preso in considerazione dagli addetti ai lavori, commissario di campo in primis. Da ultimo, ma non come importanza, mi chiedo: ma dov’é finito il buon senso?

Zevio: Bellini, Guarino, Taddei, Scolari, Bressan, Lima Da Silva, Baldassarre, Terza, Mainente, Cherubin, Ottocento. All. Sorgente.

 ValdalponeRoncà: Fracasso, Riccardo Cavazza, Signorin, Arvotti, Rezzadore, Mirco Tirapelle, Gecchele, Marchetto, Gambin, Mbaye, Fabris. All. Allocca.

Arbitro: Daniele Puggina di Este.

 

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